Volti, sorrisi, silenzi e pianti.
Parole.
Come sempre le sue carte hanno
portato a galla le emozioni e i progetti, hanno messo in luce il non conosciuto
e i desideri.
Grazie a tutti.
Grazie alle persone che hanno partecipato
alla festa del solstizio.
Grazie a Claudio che ci ha
accolto nella sua isola fiorita.
La sua e le altre storie rendono
il cammino del giocatore sempre più intenso.
E siete tutti invitati a
condividerle su questo blog.
LA
CARTA DELLA GUARIGIONE
Era
stato un cuore agitato. Mai al suo posto. Rosso, certamente, irrorato di forza
e vitalità, ma spostato rispetto al centro.
Si
era appoggiato ai polmoni quando la tempesta aveva spezzato la nave ed era
scivolato nella testa per affrontare nuovi problemi.
E poi
era precipitato a terra nelle lunghe notti del nord e aveva pulsato irregolare
nella gola e nei polsi, volendosene andare.
Ora,
invece, era un cuore al suo posto. Morbido nella cavità complementare, armonico
nel ritmo che spingeva il sangue come onde di luce in tutto il corpo, generoso
e pago, della vita e dell’ossigeno che lo sosteneva sempre. Ed era per questo
che poteva accettare la pioggia e il fuoco del braciere, per questo godere del
vento, ascoltando il palpito della terra, danzando insieme.
Ed
era come se avesse lunghe braccia per incontrare il mondo e rami e radici e
sguardi per nutrirsi di luce.
Era
vivo, vero. Al suo posto.