Siamo
tutti immersi in un quotidiano pieno di impegni e di azioni, proiettati in realtà professionali e affettive che chiedono
partecipazione e risposte. Il CHI SIAMO si specchia nelle condivisioni e nei distinguo, ma cosa può spingere ad
andare oltre ciò che sappiamo di noi, intimamente?
Tra
le tante risposte possibili oggi ne mettiamo in luce due, come offerte di
riflessione, soste nelle quali sedersi e depositare i pesi, accogliere.
IL BISOGNO nasce da un equilibrio che
crolla, un dolore fisico, la sofferenza di un proprio caro, una difficoltà nel
concreto. Il bisogno è più veloce dei pensieri di controllo, è come una freccia
che parte prima ancora di decidere dove mirare. Il bisogno chiede soddisfazione
e cambiamento, chiede di trovare soluzioni, di cambiare qualcosa, anche se non
si vorrebbe mai cambiare troppo. Il bisogno spinge oltre ciò che sappiamo di
essere, in cerca di risposte e di nuove domande.
Il
giocatore ci può aiutare a mettere a fuoco le componenti del nostro bisogno,
basta disporre le carte coperte e formulare la richiesta. Poi si sceglie una carta
e si scrive la storia. Perché è necessario scrivere? Perché attraverso le immagini
che la carta suscita, entriamo in profondità e visitiamo parti di noi che il
pensiero razionale non può indagare. La carta è come una scintilla che accende
la nostra ATTENZIONE e focalizza la
ricerca. L’attenzione è l’accorgersi, accorgersi del nostro respiro, delle
tensioni del corpo, accorgersi delle emozioni che proviamo, dei pensieri che
creano la nostra visione del mondo. Essa si lega anche alla scelta, perché ci è
sempre possibile scegliere cosa sentire, vedere, percepire. Anche intorno a noi. Un raggio di
sole, una città, il silenzio o le parole di un libro...
Il giocatore turbato cercò di capire da quale punto del suo cervello
provenisse la voce, portò la sua attenzione alla corteccia, penetrò le aree
sensoriali, contattò le ghiandole, ma era come se i suoi strumenti non fossero
abbastanza sottili, come se la sua ricerca si arenasse nel vuoto.
Un ruscello che bagna la sabbia.
La voce riprese...