Baba Bedi diceva che ogni sogno
appare in forma drammatizzata; è perciò necessario analizzare quali sono le componenti
di base per una drammatizzazione, cioè il palcoscenico, gli spettatori, gli attori, il contenuto di
ciò che è proiettato.
Dobbiamo quindi porci una serie
di domande.
Quale esperienza in un sogno corrisponde al palcoscenico?
La prima componente del
palcoscenico è il pavimento, la seconda sono i colori e le luci
la terza i mobili e gli altri
elementi decorativi. Tutti gli elementi presenti, oltre al pavimento che è
indispensabile, servono per intensificare il messaggio.
Chi sono gli attori?
Dobbiamo valutare con attenzione
la reazione personale nei loro confronti
Chi sono gli spettatori ?
C'è sempre solo uno spettatore
che è la coscienza della persona che sogna.
Qual è il contenuto del sogno?
Si tratta del messaggio che il
sogno deve dare alla coscienza. Il punto centrale va scoperto esaminando le
emozioni e i sentimenti sentiti durante il sogno. Poi si cerca il significato
degli oggetti e dello scenario, che danno una comprensione più profonda dello
stato d'animo creato da emozioni e sentimenti. Per entrare in una
interpretazione più raffinata si
interpretano infine suoni, profumi e odori.
Nella carta del Giocatore i sogni
sono tre: nel primo compare un abile mangiatore di fuoco che il Giocatore prova
a imitare; purtroppo non è in grado di farlo e il fuoco, invece di trasformarsi
in coriandoli, viene inghiottito. Il giocatore si sveglia con la sensazione
fisica di soffocare. Un sogno di evacuazione, ma anche indicativo di una
incapacità a trasformare situazioni, eventi, reazioni. Cogliamo anche una
emozione di inadeguatezza, che ritroviamo nel terzo sogno con la ballerina mongolfiera,
che il giocatore vorrebbe evitare e di cui si vergogna.
Nel secondo sogno il pavimento a
scacchiera intensifica il messaggio: l’incompletezza, la separazione, il
bisogno insoddisfatto di creare una comunicazione.
Questa carta, molto complessa ed
evocativa, è stata scelta raramente, tuttavia possiamo riportare una delle
storie che ha suscitato.
Il fumo in cima al bastoncino cominciò a tracciare
linee arrotondate nell’aria e poi compose strane figure che si riempirono di
colori attirati dal bisogno di colmare le linee. Ne emersero le forme due
artisti di circo che si mossero in direzione di un grande castello sulla cui
porta era stato tracciato un maleficio di sangue.
La donna era una domatrice di animali e teneva nelle
mani due lunghe fruste, l’uomo era un acrobata giocoliere e aveva raccolto le
fiamme di un fuoco con il quale avrebbe
spento il maleficio del castello. Giunsero volando e il sangue non
oppose resistenza, era come una grande opera in cui ogni personaggio ha un suo
ruolo e senso. L’uomo e la donna portarono nel castello la loro arte e il re e
la sua corte, impietriti dal sortilegio, tornarono in vita e ci fu una grande
festa. Quando la festa finì, si spense l’ultima candela e il fumo si dileguò
insieme alla storia.
Era stato un sogno?