Una
esperienza personale, per dire come le carte, quando siano interiormente
accolte ed esperite, possano dar luogo a grandi scoperte e importanti aiuti.
Come possano creare ponti di comprensione e di apertura, là dove i pensieri
sembrano troppo intrecciati e carichi di emozioni per non essere condizionati e
condizionanti.
Una
esperienza personale, legata alla malattia della mia gatta e alla mia scelta di
accompagnamento. Ho attraversato insieme a lei i momenti della proiezione e dei
ricordi, poi ho potuto affidarmi alle carte per chiedere quali fossero i suoi
tempi e le sue trasformazioni.
Ecco
le carte che mi hanno parlato, a distanza di alcuni giorni una dall’altra.
Carta dei grandi laghi: tutti i fiumi
conducono ai laghi in cui ascoltare il battito del cuore, tutto giunge al
momento giusto e al suo completamento. Questa carta mi ha mostrato che la sua
vita si preparava al compimento.
Carta dell’aquila: indicava che una parte di lei era pronta ad andare e
un’altra ancora era legata alla vita che aveva condotto. Il tempo del passaggio
non era ancora giunto.
Carta cappotto: un mondo di luce si spalanca,
nonostante l’apparenza; da questa carta ho imparato a distinguere tra ciò che
sembra e ciò che è, rinnovando la fiducia nella Vita.
Carte volanti: il giardiniere era
pronto a spalancare la serra, affinché il fiore potesse sbocciare, io ho dovuto
setacciare la mia interiorità per cercare le tracce del trattenerla con me, e
darle l’autorizzazione a esprimere liberamente la sua natura e il suo destino.
E
infine un’ultima carta, piena di poesia e di amore, per dire che potevamo
accogliere i cambiamenti di prospettiva e sentirci ancora legate nel Tutto: la carta dell’albero e del cielo.