Ho chiesto al
Giocatore una carta che potesse guidarci in questo momento di difficoltà.
La carta è la numero 22 .Vi allego il disegno, in modo
che chi lo desidera possa sviluppare la propria storia.
Vi posto la mia.
Io
ti guardo e nel guardarti mi trasformo, e mentre cambio appaiono le storie
nascoste, vengono a galla fiumi, alberi, soli e nebbie. Non solo ciò che vedi,
non solo ciò che sai. Voglio far affiorare il volto celato, la sua struttura,
il non visibile.
Ti
guardo e, nel tuo sguardo, vedo passare gli eventi, le persone, i tempi. Vedo
passare ciò che ti ostini a trattenere, ciò che credi reale, ciò a cui ti
aggrappi. Come veli di percezione, voglio sfogliarli uno dopo l’altro, per
guidarti all’interno, alla solitudine della percezione, alla coscienza. Al
vedere.
In
profondità i paesaggi e le sensazioni, le abitudini e le certezze.
Ti
guardo. Guardami. Meglio, ancora.
Oltre.
Scrivono Artis e Nadia su questa carta:
Interrogare costantemente la conoscenza
acquisita.
Trasformare la percezione del reale.
Rinunciare alla consuetudine.