E così è stata la carta del Raccoglitore
di fiabe a comparire per prima
su questo blog! Una carta che parla di occasioni
e incontri che consentono di far evolvere le proprie emozioni. Ci si può fidare delle proposte
che la vita offre, ma è bene essere
disponibili ad afferrarle e riuscire a lasciare qualche acquisizione, per fare
spazio al nuovo. Le opportunità vanno colte nel momento in cui si presentano e
raccontare è una opportunità. Raccontare il proprio vissuto, i propri sogni, il
proprio dolore consente alle emozioni di mettersi in moto e di trasformarsi.
Consente di condividere uno spazio-tempo prezioso e ricco di suggestioni, fino
a quando è possibile…
Poi,
si alzò il vento.L'alba
profumò di ciliegio, le ruote del carretto iniziarono a muoversi. Il
raccoglitore di fiabe spazzolò il suo cappello viola e spinse il carretto fuori
dalla città. Colori
pulsavano e danzavano con lui come fuochi di carnevale. Verso altre città,
altre radure, altri silenzi…
Siete tutti invitati a scrivere
qualche riflessione sul tema proposto e,
se già conoscete la carta del
raccoglitore, a condividere le vostre storie.
Paola e Nadia
Ho anch'io avuto un'esperienza con il giocatore di carte, è un "gioco" che ti permette di andare in profondità, di prenderti del tempo, di conoscerti un po' di più ed è grande la sorpresa quando ti rendi conto di cosa può nascere da una semplice carta che, all'apparenza, può sembrare un semplice disegno.
RispondiEliminaConsiglio a tutti di vivere questa esperienza, ma soprattutto ringrazio Paola e Nadia che hanno condiviso il loro lavoro e la loro passione con altre persone.
Il mio incontro con il giocatore di carte mi ha portato a scrivere una storia, voglio condividere con voi la parte iniziale del mio Raccoglitore di fiabe
Un mondo grigio, dove esisteva quell’incontro tra il nero e il bianco, un giorno fu sconvolto dall’arrivo di un calesse che trasportava i colori, il suo condottiero era un giovane dai capelli neri, che portava un cilindro e indossava un grande mantello. Quel calesse era magico perché all’interno conteneva tutti i colori della natura e lui si divertiva a guardare le facce delle persone che incontrava. Sapeva che nessuno, in quel mondo, aveva mai visto una simile meraviglia.
L’uomo era orgoglioso del suo calesse, sapeva di possedere qualcosa di unico e raro, ma lo voleva per sé.
Non era ancora arrivato il momento di condividere con gli altri tale dono. Forse un giorno sarebbe arrivato quel tempo, ma ora no....
Il titolo che ho dato a questa carta: Il calesse che trasportava i colori
Monica
Ecco la mia storia, relativa alla carta del RACCOGLITORE DI FIABE:
RispondiEliminaIL CAVALIERE E LE SFERE
C'era una volta un cavaliere, con un elegante cappello e un bellissimo vestito blu, che viaggiava con una carrozza piena di sfere magiche, di diversi colori. A ogni fanciulla che incontrava ne faceva scegliere una, perché questa aveva il potere di realizzare i suoi desideri. Un giorno incontrò una fanciulla di nome Fiordaliso, che scelse la sfera di colore giallo. Quando Fiordaliso si ritrovò la sfera tra le mani, vide fuoriuscire da essa un' intensa luce gialla. Questa luce così forte avvolse Fiordaliso e la condusse in un grande castello dove tutto risplendeva e il suo cuore si sentiva a casa. Così Fiordaliso non fece più ritorno, decise di voler restare lì, perché era lì che desiderava essere.
Michela
Per me il protagonista della storia è un
EliminaVENDITORE DI SOGNI
Un bel giorno il venditore di sogni arrivò in un paese molto lontano, con quattro abitanti un po' abulici. Quando propose la sua mercanzia i quattro lo guardarono stralunati.
Sogni? Cosa erano più i sogni? Matasse di colori che sono "sogni".
Provarono a toccarli, ad annusarli, qualcuno ne mise un pezzetto in bocca..... erano dolci.
Ognuno ne comprò e quella notte i quattro abitanti abulici provarono nuovamente il sogno.
Al mattino la loro espressione era più attenta, più interessata al mondo e così continuò la storia. Più sognavano e più scoprivano il mondo intorno e anche gli altri.
Andarono come in processione a visitare i paesi vicini, iniziarono a fare amicizia fra loro e con gli altri.
Più sognavano e più si colorava la vita.
Avrebbero voluto parlare col venditore, ma lui, ormai, chissà dov'era.
Serenella