giovedì 7 marzo 2024

CELEBRIAMO

Il seminario sulle nuove carte del Giocatore si è concluso dopo sei mesi di confronti e scoperte. Per celebrare questo momento pubblichiamo la dodicesima carta, quella della piroga e riportiamo una citazione di Kandinsky, tratto da “Il suono giallo e altre composizioni sceniche”.
“Ogni opera nasce dall’inconscio. Si forma nell’anima un movimento di nubi. Si creano tensioni che si innalzano come grosse onde, cagionano inquietudine, ricadono, suscitano attese, tornano a innalzarsi, per poi ricadere di nuovo. È come un possente pulsare interiore contro le pareti che rinserrano l’anima, simile al travaglio di un parto.”

martedì 13 febbraio 2024

Il Giocatore e gli Animali

Il Giocatore ha incontrato spesso l’energia degli animali. Energie primarie potenti ed essenziali che mostrano i legami con le nostre pulsioni, la naturalità, il selvatico. La volpe, il corvo, l’aquila, il cavallo compaiono nel libro come guide e come potenzialità da sviluppare, come attenzione ai passi non condizionati, come voglie incomprese. L’aquila ci aiuta a distaccarci dalle situazioni, il cavallo sprona al superamento dei blocchi, la volpe ci ricorda il bisogno di boschi e radure, il corvo veglia sul filo spinato come l’orgoglio. Nelle nuove XII carte compaiono invece le lucciole, dolci e luminose, apparentemente con poco valore, eppure il loro messaggio di protezione accompagna i momenti di buio, mostrando la via. Altri animali compaiono nelle carte dell’Altro Tempo, ancora celate nell’intimità del sentire. Molteplici e selvatici quelli che il Giocatore incontra sulla via della Carta senza nome... ... ...Intorno al Giocatore si accesero altri occhi, azzurri, viola, verdi, gialli... la notte si riempì di sguardi luminosi come stelle e, finalmente, il cuore si placò. Il Giocatore si sedette a terra e gli occhi assunsero l’aspetto di animali che gli si avvicinavano, curiosi e attenti, in armonia gli uni con gli altri. Percepì la lingua di un felino sul braccio, l’alito erboso di un’antilope, il morbido pelo di una volpe e la carezza di ali di farfalla sulle palpebre... ... Nei difficili momenti della vertigine l’uccello e la serpe non basteranno, ci vorrà il passo sicuro del camoscio. E poi la sorpresa, in due carte diverse, dell’ineffabile libellula. Ancora non sappiamo perché né quando... ma la bellezza intanto ci sommerge.