giovedì 18 agosto 2016

STORIA

Questo è un dettaglio della carta che Ornella ha scelto, come sua carta del presente. Ecco cosa ha scritto:
Un bimbo aveva appena ricevuto in regalo un grande aquilone molto particolare per la sua forma strana, piuttosto astratta. La cosa bella dell’aquilone era la corda, composta da centinaia di nastri di vario colore che, con il movimento dell’aquilone, si aprivano e si chiudevano formando delle spirali veramente sorprendenti. Il bimbo, felice, corse nei prati per provare il nuovo gioco. Corse tanto, facendo andare l’aquilone di qua e di là nel cielo. Tornando a casa, si accorse di aver perso l’estremità dell’aquilone. Come ciò era potuto accadere ? Forse l’aveva agitato con troppa energia ? Forse il vento ? Cercava di capire quanto era successo e si sorprese a pensare che, tutto sommato, non era così dispiaciuto e triste… perché gli era rimasto il pezzo più bello: i nastri dalle mille forme e dai colori sgargianti!




1 commento:

  1. Conosco Paola dal primo anno di liceo. Prima il quotidiano della scuola, la maturità, le feste a Plantery, poi la stanza condivisa per tre anni a Torino. Scambi intensi e interessi comuni: la voglia di capire ed esplorare se stesse, di avanzare, la passione per la scrittura. E poi l’astrologia, i Tarocchi, l’I King… E sempre era Paola che rispondeva alle mie domande, che interpretava, collegava e spiegava. Aveva il dono di potersi alzare rapidamente in volo e osservare un paesaggio dall’alto e con incredibile naturalezza e sicurezza vederne le dinamiche, le relazioni, le prospettive… Col passare degli anni ognuna di noi trovò la sua direzione: Paola incontrò - tra gli altri - Baba Bedi e io partii per la Germania alla scoperta dell’Antroposofia di Rudolf Steiner. Ci furono anni di silenzio. Pian piano si riprese a comunicare, il filo fu ritrovato… Così fui testimone della crescita e degli sviluppi del Giocatore. E alle mie domande rispondevano ora le carte disegnate da Nadia. Che liberavano la fantasia e mi facevano viaggiare. Davanti a me immagini e scenari: le risposte della mia anima, che aspettavano di potersi manifestare. Si trattava solo di dare loro spazio, di prenderle sul serio, di capire le loro metafore, il loro linguaggio… In questo, Paola era diventata maestra, grazie al suo intuito, alle sue esperienze e conoscenze, alla sua chiarezza, alla sua precisione.
    Ebbi presto la certezza che il Giocatore di Carte aveva un grande potenziale. E che fosse un dono attinto da fonti di grande saggezza. Nei testi di Paola ritrovavo, con stupore e ammirazione, elementi dell’antropologia di Rudolf Steiner! La prima volta mi accadde leggendo il testo della Carta della Maschera dell’ Inconsapevole; un anno dopo mi successe con la storia della Carta di Irina. Come se le storie e le carte fossero porte aperte, strade che invitano all’esplorazione, al viaggio, intessute da elementi attinti dalla saggezza dell’universo. Dove tanti sono i linguaggi con cui si rivelano i misteri dell’essere umano e del cosmo, ma la verità una sola.
    Quest’estate la mia mano ha sollevato la Carta dei grandi laghi. Con lei nel cuore, con la sua e la mia storia sono ripartita per la Germania. Grazie Paola, grazie Nadia!
    Che il viaggio di Nadia, Paola e del Giocatore di Carte sia ricco di incontri, crescita e condivisione!
    Antonella, 6 Settembre 2016



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