lunedì 15 ottobre 2018

LA CARTA DELL’ANGELO



La carta dell’Angelo è collegata alla carta precedente, quella del Sogno. Il Giocatore sta vivendo un momento di grande difficoltà, che i sogni incarnano ed elaborano. La paura assorbe e ingloba ogni emozione del Giocatore, riducendo la sua percezione a un’ombra scura. In questa disperazione “per un attimo pregò”. Si rivolse a qualcosa di più grande.
Se si cerca una connessione ecco che può apparire l’Angelo.
La connessione  consente di sciogliere le resistenze e attenuare il dolore, una volta creata non si interrompe più e l’Angelo, che semina tracce d’oro, per la prima volta sulle carte, cancellando il nero, continua ad affiancare il Giocatore, con i suoi “occhi cerulei”, il suo sguardo dall’invisibile.
Chi è l’Angelo?
La parola viene dal  greco e significa messaggero, una creatura spirituale, di natura superiore alla umana, spesso nunzia, secondo la teologia ebraica e cristiana, della divina volontà.
L’arte ci consegna delle immagini dell’Angelo, come creature con le ali, di solito luminose e dal volto sereno. Gli Angeli hanno il compito di accompagnare gli esseri umani e sostenerli nelle difficoltà. Talvolta è anche possibile comunicare con loro.
Fin qui tutti d’accordo, ma se cerchiamo più a fondo?
Gli Angeli sono legati a  tradizioni e culture molto antiche. Esiste una angelologia, che si occupa di studiare le dottrine riguardanti le entità definite angeli. Uno scenario vastissimo. Piluccando qua e là, scopriamo che, sotto l'influsso della scuola cabalistica di Girona, in Spagna, si è sviluppata nel medioevo un'ampia collezione di informazioni relative alle singole personalità ed influenze di angeli e demoni, spesso immaginate a partire dal nome stesso di ciascuna entità. Questi sviluppi sono stati contrastati e condannati dalla chiesa cattolica che già nel Concilio di Roma (745), proibì la venerazione di angeli, i cui nomi non compaiano nella Bibbia. Nel 1992, il magistero pontificio ha chiarito che "è illecito insegnare e utilizzare nozioni sugli angeli e sugli arcangeli, sui loro nomi personali e sulle loro funzioni particolari, al di fuori di ciò che trova diretto riscontro nella Sacra Scrittura; conseguentemente è proibita ogni forma di consacrazione agli angeli ed ogni altra pratica diversa dalle consuetudini del culto ufficiale." La chiesa cattolica venera il 2 ottobre gli angeli custodi e venera in uno stesso giorno, il 29 settembre, i tre arcangeli biblici (Michele, Gabriele e Raffaele). Altri arcangeli compaiono nella liturgia ortodossa, ma non in quella cattolica.
A Girona è nato, nel 1927, François Bernad Termès, lo scrittore Haziel, “marrano” e cabalista, grande studioso di angelologia, che ha trasmesso attraverso molti libri le sue conoscenze sulle gerarchie angeliche, sui poteri di Angeli e Arcangeli, sulle preghiere che possono essere loro rivolte. Ci sono alcuni video in francese sul web, in cui possiamo ascoltare la sua testimonianza e la sua voce. I contenuti sono complessi e articolati, invitano a comprendere come ci siano numerose stratificazioni di significati cosmologici  e  complesse gerarchie spirituali.
Un video interessante, in italiano, riguarda la testimonianza di Igor Sibaldi, che ha conosciuto Haziel a Parigi. Sibaldi è autore, lui stesso, di un libro di angelologia, in cui presenta i 72 nomi ebraici degli Angeli e le loro qualità. Egli li descrive come energie, che costituiscono la connessione tra il sistema “terra” e il sistema “cielo”. Sono come un vento che accompagna la rotta di un veliero.

Sovrapponiamo queste suggestioni alla carta dell’Angelo e vediamo aprirsi dei varchi di esplorazione. Altre domande.
Ne scriveremo ancora.

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